www.cuba-si.it - Ufficio del Turismo di Cuba

Ciego de Avila

Segnalata nelle carte geografiche come arcipelago Sabana-Camagüey, la regione turistica Jardines del Rey si estende per 465 chilometri lungo il litorale nord delle province centrali di Cuba, da Matanzas fino a Camagüey.
Los Jardines, così chiamati dal conquistatore spagnolo Diego Velázquez nel 1514 in onore del re Fernando el Católico, comprendono il 60 per cento (2.517) della totalità dei cayos (piccole isole prevalentemente pianeggianti e sabbiose) che circondano l’isola di Cuba, inclusi due dei maggiori – Cayo Romano (777 chilometri quadrati) e Cayo Coco (370 chilometri quadrati) – che per la loro estensione appartengono già alla categoria delle isole.
In questa zona privilegiata vivono più di 700 specie della flora terrestre (126 endemiche), 958 specie della fauna terrestre e altre 900 specie di pesci. Oltre 450 chilometri di scogliere compongono la seconda barriera corallina del mondo, superata solo dalla Gran Barriera Australiana.

CAYO COCO
Situato al nord della provincia di Ciego de Ávila, è unito all’isola di Cuba da un’autovia (pedraplén, strada di pietra rialzata sul mare) di 17 chilometri che, attraversando la Bahía de Perros, va da Turiguanó fino alla cayería (arcipelago di cayos), dove si allaccia ad una rete stradale di oltre 200 chilometri, che facilita la comunicazione con i vicini cayos Paredón Grande, Guillermo e Romano. Volendo arrivare per via aerea si possono utilizzare o l’aeroporto di Cayo Coco, la cui pista di 1.600 metri è idonea esclusivamente per aerei medio-piccoli, oppure l’aeroporto internazionale Máximo Gómez della capitale della provincia, Ciego de Ávila – distante circa 80 chilometri – con una pista di 3.560 metri per aerei di grande portata. In Cayo Coco il visitatore avrà l’opportunità di vivere un’eccitante avventura in mezzo a paesaggi esotici. È una delle località turistiche cubane attualmente in maggior sviluppo.

CAYO GUILLERMO

“Verde e promettente”, così definì Ernest Hemingway questa piccola isola nel suo romanzo “Islas en el Golfo”. La terza parte della sua superficie è occupata da spiagge di incomparabile bellezza. La Playa del Pilar, nome del panfilo di Hemingway, e la Villa Cojímar ricordano la presenza nell’isola dello scrittore, detto il Dio di Bronzo della letteratura nordamericana.
Fenicotteri, pellicani, tomeguines (passeriformi della famiglia dei fringillidi), gabbiani, zunzunes (colibrì di Elena), sparvieri e altre specie condividono l’ambiente con il visitatore.

 

Video